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MARX E LACAN
LA QUESTIONE DEL SOGGETTO INCONSCIO
Edizione: GRAPHOS
Anno: 1999
Prezzo: € 15,00
Codice catalogo: 308
Dalla quarta di copertina: 
 
Questo saggio affronta il problema del rapporto tra maxismo e psicoanalisi a partire dall'opera di Jacques Lacan. Contro le interpretazioni pseudo maxiste di Freud, è possibile, secondo l'autore, restituire Max,con Lacan, alle coordinate del sintomo, cioè al punto di vista materialistico attraverso il quale egli ha sovvertito il discorso della filosofia e dell'economia politica, riportando la verità "nella faglia del sapere". Si rimettono così in circolazione alcuni temi assenti nel dibattito culturale e politico in Italia da almeno vent'anni. 
Si tratta di un contributo preliminare alla rappresentazione del concetto di "reale,, per Lacan :lato impossibile e muto del sintomo, plus-de-jouir e,al tempo stesso, mancanza-a-esserche atttaversisoggettper l'azionincindentaldel significante. Lacan coglie il versante del godimento  del sintomo in ciò che chiama oggetto/fantasmatico della valorizzazion secondo Marx,attorno al quale ruota l'intera catena significante delle merci per il capitale. Questa ripresentazione si colloca fuori e contro le riduzioni idealistiche e materialistico-volgari del maxismo che hanno dominato negli scorsi decenni,ma anche contro ogni riduttivismo psicoanalitico, il quale chiuda la discorsività di Freud in una forma di terapia normalizzante postaa garanzia delle istituzioni.