Sara Condorelli, Hanna Arendt. Il pensiero ritrovato.

 

Rivolgersi al passato, con quell’attenzione filologica che la Arendt ha appreso da Heidegger, significa non solo fermarsi a ricercare quei “tesori” che esso conserva, ma anche creare un’attitudine, una forma mentis. Contro la simultaneità e la velocità, sintomi di indifferenziazione e di superficializzazione, lo studio paziente del passato favorisce l’indugio e l’attenzione, la possibilità di scendere in profondità per cogliere le particolarità e le differenze su cui esercitare il nostro giudizio critico, unico antidoto all’omologazione e alla massificazione.