Michele Tenerelli Contessa

Difesa pronunziata d'innan­ti la Corte d'assisie del Circolo di Catania per la causa degli eccidii avvenuti nell'agosto 1860 in Bronte (1863).

Introdu­zione di Gino Longhitano

 

L'avv. Tenerelli Contessa difese, nel 1863, davanti alla Corte d'assise di Catania, gl'imputati del secondo troncone del processo relativo ai fatti di Bronte, quelli scampati al processo sommario ordinato nell'agosto 1860 da Nino Bi­xio. Una grande arringa politica, lucida e coraggiosa, che invita giudici e giurati a non accettare la rivoluzione «qual principio astratto, riscacciandone i fatti innumerevoli che la costituirono». I fatti di Bronte vengono così inquadrati nel vivo della rivoluzione meridionale, mentre la strategia gari­baldina appare con tutte le sue contraddizioni. Un docu­mento importante sui rapporti tra Risorgimento e classi popolari in Sicilia.