Testo poco noto di Henri Bosco – poeta e romanziere del Novecento legato all'area mediterranea (è nato in Proven­za, ha vissuto a lungo in Africa, in Grecia, in Italia) –, Sites et mirages, opera frammentaria, insieme di riflessioni, ri­cordi, impressioni, reminiscenze letterarie, racconti di in­contri singolari, sorta di diario di viaggio in cui si mescola­no e si confondono presente e passato, reale e immagina­rio, costituisce una `celebrazione' dell'Africa, in particola­re di Algeri e del Mediterraneo, `luoghi' magici che invita­no alla meditazione, al recueillement ed `iniziano' ad una quête che conduce al mondo del vero Silenzio dove si per­cepisce una Présence. Attraverso una singolare modalità di scrittura dal suggestivo registro poetico, l'io-narrante tra­smette al lettore le emozioni suscitate in lui dalla terra africana, un'Africa piu onirica che `reale', in verità, dove ogni sito, ogni angolo diventa il centro del mondo, il san­tuario del mistero, il luogo di elezione del silenzio; terra di miraggi e di sortilèges: <Quand it s'agit d'Afrique... tout devient, le plus naturellement du monde, mirages...».