Silvana Raffaele

Mo­menti di politica assistenziale nella Sicilia moderna

 

II saggio analizza le varie tappe attraverso cui si attua, in Sicilia, tra Settecento e Ottocento, il passaggio dalla «bene­ficenza», intesa come fatto basato sostanzialmente su moti­vazioni etico-religiose, all'«assistenza», più collegata all'in­tervento pubblico. Il tema, anche come elemento del più ampio dibattito sul pauperismo e sulla marginalia, inserisce la Sicilia e il Meridione all'interno di una problematica attuale.

Pauperismo e strategia dell'assistenza, visti dalla storio­grafia contemporanea europea in termini di histoire de la mentalité, collegati ai rapporti tra processi di laicizzazione e riforma protestante, o alla natura dei moti popolari a alla composizione del proletariato urbano, costituiscono per il Meridione un problema ancora aperto.

I due livelli di approccio prescelti, l'indagine delle fonti legislative e l'analisi delle strutture assistenziali, consentono di osservare, da un determinato angolo visuale, il maturare di certe esigenze economico-sociali della monarchia borbo­nica; possono, in altri termini, costituire una spia del ruolo che va assumendo lo sviluppo dello Stato moderno nel Mez­zogiorno.

Un'ipotesi di periodizzazione della storia meridionale dell'assistenza viene avanzata sulla base delle fonti legislati­ve napoletane e siciliane.

Orientamenti a tappe dei difficili equilibri raggiunti dalla politica borbonica sorgono dall'analisi della normativa afferente al controllo della salute pubblica, della mendicità, della pubblica moralità e dell'infanzia abbandonata. E una normativa, questa, che rivela la progressiva tendenza all'as­sunzione da parte dello stato di competenze tradizional­mente gravitanti nell'area dell'associazionismo, della beneficenza privata e della chiesa, segnando una tappa im­portante nel processo di laicizzazione dell'assistenza.

L'analisi delle istituzioni assistenziali che sorgono a Ca­tania in epoca moderna è scelta come chiave di lettura per penetrare nel meccanismo della risposta istituzionale alla volontà centrale espressa della normativa. L'ampio spazio dedicato, in particolare, al tema del controllo sessuale e del1'assistenza alla donna e all'infanzia abbandonata consente anche una serie di approcci in termini di storia sociale.

Una ricca appendice documentaria, che riporta il testo in­tegrale delle norme più significative, rende infine il volume un utile strumento di studio.

L'indagine sulla politica assistenziale della Sicilia del Sette-Ottocento, in conclusione, rivela collegamenti e coin­cidenze con il clima culturale del tempo, rispecchia i termi­ni del dibattilo europeo sulla carità pubblica o legale e pone, a distanza, le premesse ideologiche dell'attuale rifles­sione sullo Stato assistenziale che divide oggi opinione pub­blica e politici alla ricerca di nuove soluzioni.