Pierre Joseph Proudhon (Besancon 1809-Paris 1865), uno dei mag­giori filosofi politici dell'Ottocento, è specialmente noto per la sua concezione della proprietà come un «furto» (Qu 'est-ce que la propriete, 1840). Il socialismo di Proudhon è caratterizzato da un deciso impegno antistatalista e libertario, dal quale si svilup­pa una visione pluralistica e federalista della società e delllo Sta­to (De principe federatif, 1863, e La capacite politique des clas­ses ouvrieres, 1865).

Prese viva parte alla rivoluzione di febbraio e alle travagliate vicende della seconda Repubblica, ma sempre con un atteggiamento anticonformista che lo condusse ad un duro confronto con i maggiori esponenti del socialismo francese di que­gli anni (Les confessions d'un revolutionnaire, 1849). E’ nota la sua polemics con Marx, che ebbe il suo momento aspro con la pubblicazione della Misere de la philosophie (1847) da parte del filosofo tedesco in risposta alla Philosophie de la misere, scritta da Proudhon nel 1846.