La mafia, in quanto sistema di potere, si perpetua anche grazie ad una sua prassi pedagogica. E’ possibile, dunque, ed urgente indivi­duare le linee, i percorsi ed i metodi della socializzazione mafiosa per progettare una pedagogia alternativa e critica che sappia farsi ca­rico della responsabilità sociale della formazione delle giovani gene­razioni, e non solo di quelle « a rischio ».

In questa prospettiva è ne­cessario attraversare i nodi essenziali con i quali rendere attuabile tale progetto: democrazia come metodo, rispetto della legalità, ac­cettazione della diversità e parità della dignità, etica del lavoro e della politica, educazione all'uso critico della ragione, revisione cri­tica della tavola dei valori prevalenti nella società tardo capitalistica. A questo approccio si lega l'analisi etico-politica del politologo pa­lermitano Gaetano Mosca che fu interprete delle degenerazioni del sistema che producono il fenomeno mafioso ed offre ancor oggi spunti importanti sia nella direzione del concetto di mafia come mi­noranza organizzata che tenta di istallarsi stabilmente all'interno delle strutture del sistema democratico, sfruttandone gli spazi di li­bertà che esso apre per sé, sia nella direzione di un'azione pedago­gica che della garanzia, della difesa e della promozione della demo­crazia faccia il proprio valore essenziale.